La scorpena rossa appartiene alla grande famiglia degli Scorpenidi, che comprende parecchie centinaia di specie, diffuse in tutto il mondo, nei mari caldi e temperati. Vive soprattutto nel Mediterraneo, ma risale anche lungo le coste europee fino al Mare del Nord. Le altre specie di scorpene sono particolarmente abbondanti nei mari tropicali, ove mo­strano una incredibile variabilità di forme e colori.
In questa famiglia si trovano alcuni dei pesci più strani e interessanti, come per esempio la scorpena volante o il tristemente famoso pescepietra, che può essere mortale. È il pesce più velenoso che ci sia; il suo corpo imita, nella forma e nel colore, un frammento di roccia ed esso se ne sta immobile sul fondo. La pinna dorsale è munita di aculei che iniettano un potente veleno nelle carni del malcapitato che ha la sventura di ap­poggiare il piede su un siffatto pesce oppure volesse molestarlo. La puntura è sempre letale per l'uomo. La scorpena rossa che vive lungo le coste dei mari italiani è meno pericolosa, sebbene anch'essa sia armata di spine, che però non sono velenose. E un pesce strano e sgraziato, con la testa smisuratamente grossa e una bocca enorme, in grado di ingoiare i pesci interi. La colorazione è variabile dal rosso vivo al bruno, più o meno scuro e macchiettato. La scorpena rossa vive in genere tra i 20 e i 200 m di profondità, su fondali sabbiosi o rocciosi; viene pescata in virtù della prelibatezza delle sue carni, indispensabili per la buona riuscita della zuppa di pesce.