L'elefante marino è senza dubbio il più impressionante tra tutti quegli animali, quasi completamente marini, che sono le foche e le otarie. Il loro perfetto adattamento alla vita acquatica ne ha profondamente trasformato l'aspetto e la forma. Se da una parte si trovano perfettamente a loro agio nell'acqua, dall'altra hanno perduto la mobilità sulla terraferma, ove si spostano con incredibile fatica. Malgrado la loro evidente pesantezza, gli elefanti marini sono però in grado di procedere abbastanza velocemente in caso di necessità. Vi sono due diverse sottospecie di elefanti marini: una abita le isole dell'emisfero australe, l'altra vive nella parte orientale dell'Oceano Pacifico, in prossimità delle coste nordamericane. L'elefante marino trascorre al largo la maggior parte dell'anno, vivendo in branco e nutrendosi di pesce. I suoi denti, numerosi, ma piccoli, non gli consentono infatti di catturare grosse prede. Chi potrebbe credere che solo il rinoceronte bianco e l'elefante superano come peso e come mole l'elefante marino? Il maschio è più grande della femmina, come del resto in tutte le foche. Nel periodo degli amori gli elefanti marini raggiungono le zone preferite per la riproduzione, piccole isole appartate sulle quali nasceranno i piccoli. In questo periodo ogni maschio, che è poligamo, riunisce intomo a sé alcune femmine che sorveglia gelosamente, ingaggiando anche tremende battaglie con i maschi rivali, per il loro possesso. Alla fine dell'estate gli elefanti marini si recano nelle paludi salmastre ove avviene la muta; i peli dell'inverno precedente cadono e imputridiscono emanando una puzza insopportabile.