Il capitone bidentato rappresentato nell'illustrazione non è un caso unico, ma fa parte di una famiglia numerosa, che annovera rappresentanti in tutte le regioni tropicali e subtropicali del mondo. Si tratta di uccelli singolari che attirano l'attenzione per il loro piumaggio vivacemente colorato, nel quale ora si mescolano, ora fanno contrasto, tinte molto accese. Alcune specie di barbuti sono delle vere e proprie tavolozze da pittore ambulanti, come ad esempio il capitone ranfastino, che vive nelle foreste tropicali dell'America del Sud. Altri barbuti hanno livrea più modesta come il barbuto dal collo nero e il barbuto di Arnaud, entrambi africani. Tutti i barbuti sono caratterizzati da un becco grosso, massiccio e robusto di cui si servono per scavare il nido nel tronco dei vecchi alberi. Alla base del becco presentano ciuffi di peli, spesso disposti a formare una sorta di barbetta, dalla quale questi uccelli hanno derivato il nome comune. I barbuti sono strettamente imparentati con i picchi, ai quali assomigliano sia per il becco sia per la forma delle zampe, in cui due dita sono rivolte in avanti e due all'indietro. I barbuti sono gregari e vivono a gruppi, dormendo insieme nelle cavità degli alberi: ne sono stati trovati addirittura 15 nello stesso buco. I richiami monotoni e ripetuti che i barbuti emettono durante tutto il giorno hanno procurato loro il nomignolo di "uccelli del mal di testa". Si nutrono di frutti o di fiori, ma alcune specie sono esclusivamente insettivore. Durante il periodo riproduttivo i barbuti vivono a coppie e non riformeranno la colonia se non dopo che sia stato completato lo svezzamento dei piccoli.