Molto ricercata come selvaggina da cacciatori e buongustai, la beccaccia, uccello solitario e terricolo, è una eccezione nell'ordine dei Caradriiformi, che comprende tutte specie strettamente legate all'acqua, che vivono solo nelle sue immediate vicinanze. La beccaccia invece si è adattata a vivere nei boschi e conduce un'esistenza quanto mai discreta, nelle zone boscose e nelle foreste di conifere e di latifoglie, mostrando tuttavia una certa preferenza per le zone umide. Il suo regime alimentare è molto particolare dal momento che si nutre quasi esclusivamente di lombrichi tanto che questi vermi rappresentano l'85% della sua dieta. È un uccello notturno, o più esattamente crepuscolare; cerca le sue prede nello strato di foglie morte e nel terreno soffice usando il lungo becco come una sonda. Numerosi nervi sensori hanno infatti terminazioni all'estremità del becco, che risulta dunque un organo di ricerca molto sensibile.
Durante il giorno la beccaccia riposa sul terreno tra le foglie secche, mimetizzandosi perfettamente grazie ai colori del suo piumaggio. Se resta immobile risulta praticamente invisibile. Se viene disturbata si allontana rapidamente in volo e, zigzagando fra gli alberi, va a posarsi un po' più in là. Vola molto bene e assai velocemente.
Nella stagione degli amori il maschio compie il volo di parata nuziale con cui delimita il territorio; all'alba e al crepuscolo vola in cerchio emettendo richiami cupi molto particolari. La beccaccia è uno dei pochi uccelli che trasportano i loro piccoli: li solleva tenendoli fra le zampe e va a depositarli in un luogo più sicuro. |