Il nome di Antilocapra (Antilocapra americana, proghorn in inglese) deriva dal suo aspetto tra l'antilope e la capra. Essa visse in America per buona parte dell'era Terziaria e nel primo periodo di quella Quaternaria.
Questo esemplare, fu scoperto grazie ad una spedizione di Lewis e Clark (1804-1806) nel South Dakota, nelle zone canadesi del Saskatchewan e dell'Alberta fino a Sonora e alla Bassa California messicana. Alcuni esemplari vivono sulle Montagne Rocciose fino ad est verso il fiume Missouri. In molte zone dell'America questo esemplare è ormai estinto. Nel Messico e in Arizona è diffusa la sottospecie Antilocapra americana sonoriensis.
Dal 1908, la caccia ha causato quasi l'estinzione delle antilocapre fino a circa 20.000 esemplari. Oggi assieme ad altri animali della zona come il coyote, il lupo, la lince rossa e l'aquila reale sono diventate specie protette.
L'antilocapra riesce a raggiungere una velocità di circa 90Km/h.
Le corna sono formate di una sostanza lanosa che cresce attorno ad una base ossea; la parte più esterna viene ricambiata annualmente.
Vive nella prateria ma, si può trovare anche nelle zone desertiche. Si nutrono di cactus, erba, arbusti e germogli.
Gli adulti hanno un mantello di colore marrone-rossiccio, la criniera è più scura, lungo il collo ha due strisce bianche, il ventre e le natiche sono bianche. Le corna del maschio sono ramificate con una lunghezza di circa 30 cm, mentre quelle della femmina sono circa la metà e non sono ramificate.