Di tutti i coccodrilli l'alligatore è senz'altro il più perseguitato; se è vero che questo animale non è precisamente amabile è altrettanto vero, purtroppo, che viene letteralmente massacrato senza pietà per usufruire della pelle della parte inferiore del suo corpo, assai pregiata nell'industria delle pelletterie. Fortunatamente questa vergogna sta per finire, dal momento che sono state emanate severe norme di protezione, non solo a favore dell'alligatore, ma anche dei suoi "cugini", i caimani e i coccodrilli. La distribuzione geografica dell'alligatore è paradossale, dal momento che le uniche due specie viventi si trovano l'una in Cina e l'altra negli Stati Uniti. Gli esperti non sono ancora riusciti a spiegare il motivo di questa grande distanza. L'alligatore vive nei fiumi e nelle paludi; sebbene abbia abitudini anfibie, trascorre la maggior parte del suo tempo nell'acqua. Malgrado il suo aspetto goffo, si sposta con una rapidità insospettata; bisogna sempre diffidare di un alligatore addormentato, infatti l'animale non dorme veramente, ma osserva, stando perfettamente immobile, tutto ciò che accade intorno a lui. Una zona molto sensibile posta sulle guance lo avverte della minima increspatura dell'acqua, cosicché esso scarta sulla preda catturandola prima ch'essa si renda conto del pericolo. L'espressione "versare lacrime di coccodrillo" è davvero giustificata, nel caso dell'alligatore, che secerne effettivamente lacrime ricche di bolle d'aria per proteggere i suoi sensibilissimi occhi. In inverno gli alligatori del Mississippi vanno in letargo, interrandosi nel fango, senza bisogno di respirare per molte settimane.